Nei casi di separazione e divorzio tra i coniugi spesso i conflitti impediscono di valutare oggettivamente quale puo’ essere il regime di affidamento più idoneo a tutelare l’interesse del minore. I genitori o uno dei genitori puo’ richiedere che venga fatta un Consulenza tecnica di ufficio che ha come unico scopo quello di valutare l’idoneità a svolgere il ruolo di genitore. In questo caso Il giudice puo’ nominare un Consulente tecnico di ufficio ( Psicologo esperto) a cui formula un quesito a cui il Ctu dovrà rispondere entro un tempo di circa 90/150 giorni. A sua volta le parti ( uno dei genitori, o entrambi potranno nominare un proprio Consulente tecnico psicologo di parte (CTP) che parteciperà alle indagini e operazioni peritali per monitorare lo svolgimento delle stesse e per eventualmente suggerire l’utilizzo di strumenti o percorsi in accordo con il CTU e di tutelare, nei limiti della deontologia professionale, l’interesse del proprio cliente.

Il Consulente tecnico di ufficio inizia così le sue indagini peritali raccogliendo informazioni all’interno delle relazioni della famiglia (genitori, fratelli, nonni, famiglia estesa, scuola etc), al fine di raccogliere elementi utili a suggerire al Giudice quale sia la migliore condizione di affidamento del minore idonea a tutelare i suoi interessi.

Al termine delle indagini del Consulente tecnico di ufficio, il consulente diparte puo’ redigere una relazione finale a sostegno o a critica del risultato al quale il Consulente del Giudice ha espresso.

Durante tutto i procedimento il Consulente psicologo di parte dialogherà costantemente con il suo assistito durante tutte le indagini aiutandolo a comprendere cio’ che emerge dalle informazioni ricavate e aiutandolo a gestire ad attingere alle sue risorse affinchè il percorso di consulenza di ufficio possa diventare un’occasione trasformativa e un superamento dei conflitti che generano il quesito della consulenza.